Danny Mahon è uno di quelli buoni. Faccia paciosa, chitarra in mano, sembrerebbe quasi pronto per tutta una serie di luoghi comuni fatti di bravi ragazzi e cuori infranti. Però no: non è Badly Drawn Boy. Danny è "uno dei ragazzi", uno di quelli col montgomery e le trainers bianche fiammanti. Suona, canta: da solo. Fa una specie di folk, ma i ragazzi sanno bene di cosa parla, e cantano a squarciagola insieme a lui. E' atipico, sobrio e pure sboccato e mi fa impazzire. Manco a dirlo, viene da Manchester, lassù ti fan crescere col filo della schiena dritto. Ha un paio di EP fuori, in uno di questi c'è un pezzo che si chiama AK47:
Sentite qua:
Alcuni suoi amici e fans sono stati accusati di combinare casini quando c'è la partita... beh, son ragazzi. E' giusto così.
Rows
of terraced houses, high rise flats, cobbled streets, Cantona, corner
shops, 45rpm, shoplifters, football, my dad, my dad’s record collection,
Poplar St, jumpers for goal posts, dealers, pimps, thieves, low-life
scum, salt of the earth, old house at home, chip butties, pylons,
railway bridges, the bus ride into/out of town, Catholicism, nuns,
kock-a-door-run, The Beatles, Manchester, Strangeways, the family who
lived at number 13, my skylight window, UFO’s, Neil Armstrong (he had
balls bigger than king kong)
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