domenica 14 luglio 2013

Ho sentito sti tipi che si chiamano Telstar Sound Drone

Sono 10 giorni buoni che non riesco a togliere questo disco dal lettore in macchina. Sono affetto da febbre da drone.
Drone fever.
Una patologia che ti avvolge, ti intorpidisce, deforma vagamente il flusso mentale sul letto dei pensieri.
Tutto legale, anche se sono arrivato a pensare che se mi avessero fermato i carabinieri coi Telstar Sound Drone a cannone, magari qualche grana l'avrei passata. "Comedown" è il loro album uscito per la danese Bad Afro, già "casa" dei Baby Woodrose e di vari altri stonati nordeuropei.
I Telstar Sound Drone condensano una potentissima formula psichedelica, decisamente "rock" (ma quanto è vetusto questo termine?), introducendo una base di suono ripetuto, riverberato, ritardato, circolare, con un cantato vicino ad un delirante mantra. Meno velocità, più effetti, più pedali, come fosse un aumento progressivo della dose. Nei drones trovano l'estasi i popoli orientali e mediorientali, nel drone aggiornato e corretto si perdono le coscienze nel 2013.
"Comedown" è un viaggio primitivo nelle dilatazioni, nei loops e negli echi. Come un materiale a prevalenza minimalista, sottoposto ad un bagno 13th Floor Elevators, una zincatura Spacemen 3 e un lancio "spaziale" in stile Kraut. Istantanee e frammenti in slow motion di deserti, legami chimici, lavori all'esterno di sonde spaziali, vulcani in sobbollimento, centrali nucleari e landscapes lunari.
Tutto concentrato in 7 lunghe composizioni strutturate e stupefacenti.
Sicuramente una delle migliori uscite neo psichedeliche degli ultimi mesi. Davvero, provate ad ascoltarlo perchè vale.

lunedì 1 luglio 2013

Ho sentito sti tipi che si chiamano Paris Angels

Ci sono suoni per i quali "fare click" è semplicissimo. I Paris Angels furono una formazione inglese di inizio anni 90, difficilmente inquadrabile. Non erano completamente votati alla chimica dance-rock di Happy Mondays e compagnia sballante, non erano così ortodossi come gli Stone Roses. Stavano giusto nel mezzo, e raccoglievano in maniera molto "ecstatica" certi umori provenienti dalla wave del decennio precedente. Furono una specie di brezza fresca in una scena molto calda. Il loro singolo più celebre si chiamava "Perfume", ed è incluso in ogni lsiting che si rispetti, in ambito primissimi anni 90.
Incisero un solo, bellissimo album, "Sundew" (1991), una specie di girandola con bracci colorati, fatta girare a folle velocità.Queste furono le indefinite e irripetibili tinte di Madchester.
I Paris Angels nel 1992 incisero anche un secondo album, dal titolo "Eclipse", che non vide mai la luce per una serie di non meglio precisati motivi.
E già da qui, avrete capito...
C'è qualcosa di rimasto lì.
Un nastro impolverato, che chissà cosa contiene.
Beh, innanzitutto un primo singolo pazzesco. Si chiama "Door To Summer", e verrà riportato alla luce dai tipi della Stereokill Recordings. Io ho avuto la fortuna di averne una copia promozionale, e questa roba suona come se fosse stata scritta ieri.
Sì, ma come suona? E' difficile da descrivere e facile da ascoltare. Pop, molto pop. Qualche retrogusto Style Council? Forse. Qualcosa di indie pop minore, tipo Railway Children? Sì, un pizzico. Una ritmica sostanziosa, ma comunque rilassata, un loop di flauto, delle backing vocals molto soulful, un riff di chitarra leggero, groovy, percussioni, fiati... una canzone che apre le porte all'estate, come le aprirebbe uno che a Manchester si becca pioggia tutto l'anno. Con una gioia onesta e autentica. A questo punto si fa davvero fatica ad aspettare l'uscita della ristampa di questa piccola gemma rimasta negli archivi. Chissà quanto di buono c'è ancora da scoprire. Nell'attesa della reissue di "Eclipse", "Door To Summer" è un piccolo manifesto, che vedrà la luce il 22 luglio su tutte le piattaforme digitali. Sorridi, sei ancora nel 1992!

When you press play, sometimes is so easy to immediately click.
Paris Angels were a band coming from Manchester area in the early 90s, their music was very hard to pigeonhole. They were not that dance rock like Happy Mondays, and they were not in a way traditional as the Stone Roses were. They were right in the middle, picking up even some wave elements in a very "ecstatic" way. They were like a fresh breeze in a steaming scene. Their most famous single was "Perfume", and it's included in almost every "genre listing" with a "indie/Madchester" direction.
They cut this beautiful debut album called "Sundew" back in 1991, which inhaled that unique Madchester flavour, mixing it with a strong band identity.
Paris Angels recorded a second album named "Eclipse" in 1992, but that recordings never saw the light.
You know how the story goes.
Something to be discovered finally comes out, maybe in the form of a dusty old tape.
With a brilliant opening single.
Believe me, this is really beautiful in the meaning of the word: "Door To Summer" will be released by Stereokill Recordings and I've been lucky enough to receive a promo copy from them.
How does it sound like? Hard to describe, simple to listen to. Pop, mostly. With some Style Council flavour? Maybe. Any obscure indie pop a la Railway Children? Yes, a bit. A dynamic rhythm pattern, a laid back feeling, a flute loop, soulful backing vocals, groovy guitar riff, brass, percussions... everything you need to open the door to the summer, after a soaked up year long in Manchester. This song is pure, joyful class.
It's hard to wait for the entire album to come out. Take "Door To Summer" as a manifesto and smile, it's 1992 again! Out on July 22, on all good digital outlets.